Suggerire, attraverso un oggetto, il dovere di questa venerazione dimessa, è il poco che è in nostro potere fare per opporci a una logica innaturale.
Abbiamo gettato le mele nel fango: non possiamo porle di nuovo sull’albero. Poniamole almeno su di un piedistallo, affinché possano riguadagnare un poco della loro dignità e del loro valore originario.
Non ammucchiate l’una sull’altra, gettate indifferentemente in un contenitore, non ammassate come merce, ma prese singolarmente, per quello che realmente sono: la sede di una dolcezza autentica che è il mistero dei misteri.